Ciao, Andrea.

Giornalista: “Cosa Le manca della Sicilia?”
Andrea Camilleri: “U scrusciu du mari”.

Ciao, Andrea.
Mi hai fatto ridere con i tuoi personaggi, ho assorbito come una spugna il tuo modo di narrare e di farti amare da tutti; ho invidiato la tua caparbietà nello scrivere “la lingua” e, nonostante tutto, renderti comprensibile.
“Se lo fa lui, allora posso farlo anche io!”.
Sei stato un Maestro per chi come me, in modo umilissimo, segue le tue orme.
Grazie di tutto.
Mii, chi camurria facisti.

Ketty

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